TUTTI IN CERCHIO
Il gruppo di 1° media e 5° elementare
Come di consuetudine, anche questo nuovo anno catechistico ha preso il “via” con il ritiro a Rota Imagna per i gruppi dalla 4^ elementare agli adolescenti, nelle giornate di sabato 19 e domenica 20 ottobre.
Il tema di riflessione che lo ha caratterizzato e che ci accompagnerà durante i prossimi mesi è:”la mia fede ha bisogno degli altri?”; partendo dal presupposto che la fede non è qualcosa di scontato, bensì una ricerca, una sorta di “viaggio”, questa volta abbiamo raggiunto la Stella Mattutina a piedi, camminando nel bosco, da Sant’Omobono Imagna, lungo un sentiero a tratti pianeggiante, ma spesso in salita. Ciò ci ha permesso non solo di ammirare il paesaggio in tutti i suoi colori, ma anche di stare insieme chiacchierando, lamentandoci per la fatica e, soprattutto, di vivere un’esperienza nuova.
Una volta raggiunta la destinazione e occupate le stanze, ci siamo ritrovati insieme per celebrare la Messa; prima, però, i catechisti ci hanno chiesto di formare un grande cerchio e ci hanno spiegato che proprio questa figura geometrica è stata scelta come spunto di riflessione per i due giorni a Rota, perché permette a tutte le persone di sentirsi sullo stesso piano, guardandosi negli occhi e, pur dando l’idea di essere un qualcosa di chiuso, in realtà è infinito, sempre aperto all’inserimento di elementi nuovi. Abbiamo letto tre brani, ma quello che più ci ha colpiti, è stata sicuramente la storia del “cerchio perfetto di Giotto” che ci ha insegnato come, spesso, le cose semplici e lineari siano quelle meglio riuscite ed apprezzate; Davide, poi, ci ha accompagnato con la chitarra nel canto “metti in circolo il tuo amore” di Ligabue.
La sera, dopo cena, abbiamo assistito alla proiezione di alcune diapositive, con tema il cerchio nelle sue diverse tipologie, come figura geometrica, come idea di infinito, con la forma delle “Torri del Silenzio” (queste portate da Don Omar), tutto spiegato nei dettagli da Luisa; ognuno di noi poi è stato invitato a tracciare un cerchio il più perfetto possibile su un foglio bianco, con pennarelli di vario colore, liberi di sbizzarrirci nei contenuti.
Prima di salutarci per andare a dormire, stando sempre in cerchio e prendendoci per mano, abbiamo danzato in cortile, intorno ad un falò, grazie anche alla temperatura mite che ci ha permesso di divertirci all’aperto.
Nonostante la nottata trascorsa tra chiacchiere, risate, corse e ore in bianco, domenica mattina eravamo di nuovo in pista, pronti per la colazione e gli impegni della giornata. Ci siamo riuniti in salone, disposti dietro i nostri disegni appoggiati in terra e Marina ci ha illustrato come il grande cerchio della Comunità, in realtà, racchiuda alcuni cerchi più piccoli, ugualmente importanti (il banchetto della solidarietà, il gruppo biblico, la preghiera silenziosa….), di cui molti non conoscevano neppure l’esistenza e come vi sia la possibilità, per le nuove leve, di crearne altri, in futuro, per allargare ulteriormente il cerchio di San Fermo. Dopodiché ci siamo divisi in gruppo e a ciascuno di noi è stato consegnato un cerchio di stoffa su cui esprimere liberamente i propri pensieri, emozioni, riflessioni scrivendo, disegnando o, semplicemente, colorando. Il risultato di questo lavoro, assemblato, ha dato vita ad un significativo e bellissimo scacciapensieri che, ora, si trova appeso in Chiesa.
Ancora una volta l’esperienza di Rota Imagna, oltre che farci sentire gruppo tra noi e con gli altri, ci ha arricchito e dato spunti su cui poter continuare a riflettere nei prossimi mesi.