Intervento alla Veglia della notte di Natale
La Speranza
Natale 2012
Quando Biagio ci ha chiesto di riflettere su cosa è per noi la speranza, mi sono sentita spiazzata. Non mi ero mai soffermata con attenzione a rifletterci, probabilmente trovando la speranza come una parte integrante del mio essere, come una scusante per delusioni e illusioni. Quante volte ho confuso la frase “eh peccato ci speravo..” con la frase “sono stata sciocca perché mi sono illusa”.
Per prima cosa per me speranza è Felicità. Che cos’è la felicità?
Per i filosofi la felicità è il dialogo, per un soldato al fronte la felicità è la pace, per un bambino è poter essere libero di giocare e stare con gli amici. Ma per me, che cos’è realmente?
Per me la felicità è l’abbraccio di un amico, è una bella parola,è il coraggio incredibile di essere sé stessi. Credo che ognuno di noi, nella sua vita, pensi :” Voglio essere felice” e che faccia di tutto per realizzare questo desiderio.
Speranza è l’opposto di Illusione.
Penso che definire il confine tra speranza e illusione sia l’impresa più complessa della nostra vita, io stessa, vista anche l’età e la poca esperienza, sono alla ricerca della linea sottile che le divide.
Ho ancora molte domande e molte ricerche da compiere, ma un’opinione sulla loro differenza ce l’ho: solo noi possiamo stabilire la diversità tra le due, è nostro compito scegliere di non illuderci oppure di continuare a sperare, anche dopo grosse delusioni. Ho ancora molto da imparare e la vita mi riserva ancora molte esperienze, illusioni, delusioni ma anche speranze. Sarà mio dovere e di chi mi sta vicino aiutarmi a non cadere nella trappola e non scegliere la strada più semplice, ma la più giusta.
Per me Speranza è non Diffidare.
Diffidare è sospettare, è porci in un atteggiamento di chiusura verso il mondo, di ottusità e di rifiuto al dialogo.
Per me non diffidare è camminare per le strade con il sorriso sulle labbra, è donare anche solo 1€ ad un mendicante che chiede le elemosina fuori da una chiesa, è pormi in un atteggiamento di curiosità ed interesse verso gli stimoli che continuamente mi vengono proposti.
Credo infatti che non ci si può definire “persone che sperano” se non riusciamo nemmeno a dimostrare un minimo di accoglienza ad un nostro fratello.
Per me Sperare è Ascoltare.
Ascoltare non necessariamente con le orecchie, ma con il cuore. Si può ascoltare con il cuore quando si è in una condizione di empatia con qualcuno, quando si capiscono le emozioni dell’altro prima ancora che le colga lui stesso. L’ascolto secondo me è alla base di qualsiasi rapporto. Se io e te ci ascoltiamo, possiamo scoprire di avere gli stessi desideri e le stesse speranze e, unendoci possiamo sperare di realizzarle. Se io ti ascolto, io mi interesso a te e dimostro di volerti conoscere per quello che sei realmente e non solo per come appari.
Penso però che si possa ascoltare anche con la preghiera, infatti Dio ci ascolta ed aiuta e noi attendiamo e tentiamo di captare i segnali che Lui ci manda.
Sperare per Rinascere.
Ogni anno, a Natale Gesù nasce per noi e noi, a nostra volta, rinasciamo insieme a lui.
Per me rinascere significa come cita una canzone di Jovanotti “Cambiare tutti i giorni rimanendo sempre se stessi [..]”. In un primo momento può sembrare banale ma per me ha un significato molto profondo, ovvero avere il coraggio di individuare le nostre fragilità, mettersi in discussione e tentare di trasformarle da debolezze in punti di forza senza perdere i nostri riferimenti.
Credo che rinascere sia un purificarsi per essere, alla fine, persone migliori.
Sperare è Sognare.
Cosa vuol dire sognare? Il sogno è probabilmente la cosa che più ci accomuna, unisce grandi e piccini, uomini e donne. Tutti sognano. Tutti almeno una volta nella vita hanno combattuto affinché il loro sogno venisse realizzato. Sognare ci permette di andare oltre noi stessi, sognare è sperare in qualcosa di migliore. Anche nella Bibbia molti personaggi sognano. Mosè sogna il Signore e salva il suo popolo dalla schiavitù, Giuseppe sogna l’angelo e accoglie Gesù come suo figlio nonostante non ne sia il padre biologico.
E’ vero, il sogno può essere fragile, ma allo stesso tempo sta a noi rafforzarlo ed alimentarlo perché non si affievolisca fino a spegnersi, mantenendo accesa dentro di noi la luce della speranza.
Sperare è essere Insieme.
Gesù ci dice che siamo tutti fratelli, siamo una famiglia, siamo uniti.
Perché ci dividiamo? Perché alimentiamo il nostro individualismo?
Noi siamo un insieme di uomini e donne, un insieme di credenti, un insieme di fratelli e sorelle.
Essere insieme per sperare significa mettere in comune i propri desideri e tentare di raggiungerli, mantenendo sempre dinnanzi a sé il bene comune.
Unendo tutte queste parole viene a comporsi la frase che per me significa SPERANZA:
FELICITÀ è non ILLUDERSI e non DIFFIDARE ma ASCOLTARE per RINASCERE e SOGNARE INSIEME.
Le iniziali di queste parole; felicità, illudersi, diffidare,ascoltare,rinascere,sognare ed insieme danno la parola FIDARSI.
Ecco, secondo me per sperare è sufficiente fidarsi; spero nel cambiamento quindi mi fido delle mie capacità e di quelle di chi mi sta accanto, spero nella pace quindi mi fido della forza di volontà e del coraggio di andare avanti dell’intera umanità, spero di non essere mai sola quindi mi fido di te, Signore e dell’aiuto che mi porgi attraverso il sostegno di QUESTA comunità alla quale appartengo, spero nella tua presenza, quindi mi fido di te anche se non ti ho mai visto, non ti conosco perché, come dice Calvino, “La fede è una visione delle cose che non si vedono”.
Annapaola