Intervento per il ricordo di Don Andrea Gallo durante la Messa del 25-05-’13
RICORDO DI DON ANDREA GALLO ALLA MESSA DELLA COMUNITA’ DI SAN FERMO (BERGAMO)
Don Andrea Gallo mercoledì 22 maggio ci ha lasciato ed oggi si sono svolti i funerali nella sua Genova.
Ho pensato molto ad Andrea in questi giorni, alle tante volte in cui ci siamo incontrati, ai tanti momenti conviviali,religiosi e di confronto che insieme abbiamo vissuto.
Di lui è stato detto tanto, ma io voglio ricordare come prima cosa la sua presenza in questa Chiesa a condividere con noi l’Eucarestia come momento di unione tra la Comunità di San Fermo e la Comunità di San Benedetto al Porto lasciandoci questo dono, le chiavi del sorriso che oggi sono qui sull’altare, un premio avuto in dono da una associazione e generosamente regalato alla nostra Comunità.
Ricordo anche con gioia che due anni fa i nostri adolescenti accompagnati da me e da Marina sono stati ospiti per tre giorni nella Comunità di don Gallo e che per molti di loro è stata un’esperienza che penso indelebile.
Don Andrea amava definirsi uomo, prete, dirigente di Comunità, partigiano combattente.
Le guide della sua esistenza sono state il Vangelo e la Costituzione Italiana.
Amava la sua Chiesa, rispettava il suo Vescovo anche nella critica feroce.
Sosteneva che i Vangeli fossero Cinque, Luca, Matteo, Marco, Giovanni e Faber perchè De Andrè cantava gli ultimi e per gli ultimi in direzione ostinata e contraria.
Ieri insieme a Carla, Biagio e Giacomo gli abbiamo dato l’ultimo saluto nella sua città, Genova; incontrando quelli che ora uomini sono stati i suoi ragazzi; i drogati come li chiamava lui.
E’ stato commovente, c’erano trans, i barboni, prostitute, immigrati, omosessuali, ragazzi di strada, vecchi lasciati soli, c’erano proprio tutti a salutarlo, chi con un pensiero, chi con un foglietto, chi con una canzone, chi con un fiore.
C’erano i suoi camalli, gli operai e gli ultimi partigiani.
Tutti erano lì ancora una volta a testimoniare che “dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fiori”:
Don Gallo non vorrebbe esser ricordato come un eroe, ma semplicemente come uno che ha tentato nella sua vita di unire la solidarietà alla giustizia, il Vangelo alla Costituzione, il Cielo alla Terra.
Per finire voglio ricordarlo con una frase che era incisa sul crocefisso di metallo che teneva sulla scrivania: dimmi chi escludi e ti dirò chi sei”
Ciao Andrea grazie
Roby e Carla Comunità di San Fermo Bergamo 25/05/2013